Roberto Coda Zabetta

Cantiere1 / Terrazzo 000

“Ibridando immagini, corrompendo segni con altri segni, sogni con altri sogni, lottando a favore dell’irriconoscibilità, manomettendo, deviando, dando strenuamente segni contraddittori, si potrebbe dire che la mia prima aspirazione sia liberarsi della forma. Quindi, la non espressione, la non forma. È una lunga storia, quella dell’offesa alla forma, ma qui la fisicità pura (se è mai esistita) cede totalmente alla ‘psichicità’: un’esigenza dell’artista, forse il riscatto di una spinta interna che si proietta, poi, senza remore all’esterno. Una ricchezza dissipativa di segni, linee, colori, vedo all’orizzonte. C’è una natura che vuole farsi sentire. Oggi mi piace pensare a queste parole ripetute”.

Dono dell’artista. Materiali misti su polimero termoplastico, 2018, cm 855,5 x 357. L’opera proviene dal pavimento temporaneo di Cantiere1 / Terrazzo 000, creato a Napoli per il complesso della SS. Trinità delle Monache con il Matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee / MADRE. Un film-documento prodotto da Black Mamba riprende la pratica creativa dietro il lavoro.

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Nato a Biella nel 1975, vive e lavora a Milano.

Compie le prime sperimentazioni pittoriche intorno al 1999, all’interno di un piccolo studio dove dipinge una serie di volti in primo piano, inizialmente in bianco e nero, e dal 2004 con l’uso del colore. Dimostra subito un segno deciso e riconoscibile con opere nelle quali sembra voler portare le immagini alla frantumazione, sulla soglia tra visibile e invisibile. Nel 2017 la sua pittura eccede la dimensione dello studio e si apre all’esterno, alla ricerca di un dialogo con architettura e paesaggio. Nascono così grandi installazioni site-specific (pensate appositamente per i luoghi dove prendono vita). Grandi opere pittoriche ambientali, dove le stratificazioni astratte di colore steso in un movimento vorticoso di pennelli, spatole e aria compressa, riflettono una realtà fisica e uno stato mentale. L’opera all’ingresso del PART nasce in questo contesto. Proviene dal pavimento temporaneo di Cantiere1 / Terrazzo 000, creato a Napoli per il complesso della SS. Trinità delle Monache con il Matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee / MADRE. Una grande pittura architettonica: una finestra di dialogo tra Piazza Cavour, il giardino retrostante e il Museo Internazionale Federico Fellini. Coda Zabetta si è formato a Roma all’Istituto d’Arte e all’Accademia di Brera di Milano, ed è stato assistente di Aldo Mondino dal 1995 al 2005.