Pietro Ruffo

Italia a pezzi

“Ho una formazione da architetto e per tanto tempo ho fatto il disegnatore in studi d’architettura. Il disegno è uno strumento che amo molto, che non permette scorciatoie. Si tratta di una tecnica lenta ed è nella lentezza del gesto che prende forma il mio lavoro”.

Dono dell’artista. Inchiostro e acquerello su carta applicata su tela, 2018, cm 220 x 280.

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Nato nel 1978 a Roma, dove vive e lavora.

Laureatosi in architettura nella sua città nel 2005, Ruffo vince una borsa di studio presso la Columbia University di New York nel 2011. La sua produzione, profondamente legata agli elementi della sua formazione da architetto, si articola attraverso disegni, collage, acquerelli, sculture e installazioni che riflettono sul senso della libertà – principio che l’artista indaga tramite soggetti desunti dalla storia politica e dalle implicazioni della colonizzazione – e su questioni politiche, morali e sociali, conducendo lo spettatore a ripensare in modo etico circa le tensioni del presente e del passato, e talvolta su quelle irrisolte tra i diversi popoli. Ogni sua opera ha origine da una meticolosa progettazione dove la carta viene intagliata passando spesso dalla bidimensionalità alla terza dimensione, e dove la stratificazione dalle molteplici letture visive e semantiche rimanda al senso dell’impegno civile che l’artista non manca di trasmettere con un’indagine che parte da ampi temi universali e prosegue, per filtri, attraverso livelli semantici e linguistici speculari e affini.