Yan Pei-Ming

Ritratto di Gian Marco Moratti

“I’ve always had a stutter. Since I was a young child. So I’ve always, since a very young age, imagined a different language I could use to express myself. I hate expressing myself through words. I was always afraid; I’ve always tried to express myself through speaking as little as possible. Painting is perfect. I’ve found refuge in silence since childhood.”

Donated by Letizia Moratti. Oil on canvas, 2016, 130 x 100 cm.

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Born in Shanghai in 1960. Today he lives and works in Dijon, France.

Growing up in the delicate climate of the Chinese revolution during which radical civil and political changes marked his youth, in 1981 Yan Pei-Ming moved to Dijon, France, where he built his artistic career over the following two decades. Internationally recognised for his immense portraits inspired by Chinese cultural history and the tradition of Western portraiture, the French-Chinese artist mainly depicted famous icons and historical figures (such as Mao Zedong, Bruce Lee and Barack Obama) who had a profound influence on him and his contemporaries. The artist managed to exploit the pop halo of the subjects he chooses, trying to present a communicative image that is meaningful in every place and time. Carried out with energy and imagination, Pei-Ming’s expressionistic portraits are made up of long, fast, almost violent brushstrokes and a predominantly monochrome palette with occasional touches of dark red, using a technique that relies on Chinese watercolour but also classic European oil painting.

Yan Pei-Ming

Ritratto di Gian Marco Moratti

“Sono sempre stato balbuziente. Sin da quando ero bambino. Quindi ho sempre immaginato, sin da piccolo, una lingua diversa che avrei potuto usare per esprimermi. Odio esprimermi attraverso le parole. Ho sempre avuto paura. Ho sempre cercato di esprimermi parlando il meno possibile. La pittura è perfetta. Ho trovato rifugio nel silenzio fin dall’infanzia”.

Dono di Letizia Moratti. Olio su tela, 2016, cm 100 x 130.

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Nato a Shanghai nel 1960, vive e lavora a Digione, in Francia.

Cresciuto sotto il clima della rivoluzione cinese durante la quale radicali cambiamenti civili e politici hanno segnato la sua giovinezza, Yan Pei-Ming si trasferisce nel 1981 a Digione, dove nel corso dei due decenni successivi costruisce la sua carriera artistica. Riconosciuto a livello internazionale per i suoi grandi ritratti ispirati alla storia culturale cinese e alla tradizione della ritrattistica occidentale, l’artista raffigura soprattutto celebri icone e figure storiche (come Mao Zedong, Bruce Lee e Barack Obama) che hanno esercitato influenze profonde su di lui e sui suoi contemporanei. L’artista riesce a sfruttare l’alone pop dei soggetti che sceglie, cercando di restituire un’immagine comunicativa che vale in ogni luogo e tempo. Eseguiti con energia e immaginazione, i ritratti espressionistici di Yan Pei-Ming sono composti da pennellate lunghe e veloci, quasi violente, e una palette prevalentemente monocromatica con occasionali tocchi di rosso scuro, sfruttando una tecnica che fa eco all’acquerello cinese ma anche alla classica pittura europea a olio.