Anne De Carbuccia

Women Empowerment

“I miei studi di arte classica mi hanno fatto scoprire le nature morte antiche. Ero interessata al tema delle vanitas che utilizzano la clessidra e il teschio, due simboli importanti dell’arte occidentale. Chiamo queste composizioni time shrines, ‘sacrari del tempo’. Dall’inizio della storia gli esseri umani hanno creato sacrari in momenti e luoghi diversi per rappresentare ciò che temevano o che ammiravano. Sono convinta che gli uomini siano sognatori, non invasori. E l’arte sarà complice della nostra resilienza e di una nuova evoluzione”.

Dono dell’artista. Stampa digitale a pigmenti a getto d’inchiostro su carta Hahnemühle PhotoRag, 2017, cm 152,5 x 102,5. Ed. 2/5.

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Nata nel 1968 a New York. Vive e lavora a Milano.

Formatasi in antropologia e storia dell’arte alla Columbia University, de Carbuccia è un’artista e regista franco-americana interessata alla natura e all’impatto che l’uomo ha su di essa. L’opera in collezione, Women Empowerment, è stata realizzata presso la sede delle Nazioni Unite a New York, l’8 marzo 2017, in occasione della festa della donna. Nei suoi viaggi in tutto il mondo, durante i quali documenta e preserva la memoria di siti, animali e culture a rischio d’estinzione, l’artista crea delle installazioni temporanee in luoghi simbolici, per poi ritrarle in fotografie e mantenere così la memoria di frangenti temporali “a rischio”. Con le immagini raccolte durante numerose spedizioni in Antartide e nelle zone più remote del pianeta, de Carbuccia ha dato vita al progetto fotografico One Planet One Future, per parlare tramite immagini di quelli che sono i temi a lei più cari: acqua, animali a rischio, habitat in pericolo, rifugiati e culture distrutte.