Silvio Wolf

Light Wave

“Come strategia trovo molto più interessante la produzione di assenze, di un ritmo di vuoti, che ti mette in una posizione di ascolto e sento fortemente la necessità di azzeramento visivo. Arrivare a una condizione dove l’immagine fotografica diventa letteralmente uno specchio dello sguardo dell’osservatore”.

Dono di Carlo Traglio. Stampa a getto d’inchiostro su tela, 2009, cm 850 x 500. Ed. 1/3.

(attualmente non esposta)

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Nato a Milano nel 1952. Vive e lavora tra Milano e New York.

Dopo gli studi in filosofia e psicologia, Silvio Wolf si laurea in fotografia e arti visive presso il London College of Printing. Dagli anni Ottanta, l’artista si focalizza sulla fotografia come strumento per esplorare le leggi, i linguaggi e la natura bidimensionale dell’immagine, fino a coinvolgere lo spazio architettonico e la specificità dei luoghi in cui opera, creando progetti multimediali, video e installazioni sonore. La sua ricerca artistica è rivolta all’esplorazione dell’astratto e dei limiti fotografici tra il visibile e l’invisibile, prediligendo le zone liminali e di passaggio, come a voler rimarcare una visione di soglia fra stati percettivi diversi. “Le mie sono immagini senza tempo di luoghi eterni”, afferma Wolf, la cui opera sembra infatti rimanere sganciata dal “qui e ora” che sta alla base della dimensione narrativa del medium fotografico. Ma rimane di primaria importanza il fatto che le sue immagini sono sempre riferibili a esperienze concrete: la loro astrazione, solo apparente, è un effetto dato dall’eliminazione di particolari aneddotici che potrebbero impedire l’incontro con una dimensione quasi spirituale.

Silvio Wolf

Light Wave

“As a strategy, I find much more interesting the creation of absence, a rhythm of emptiness, that puts oneself in a place of hearing and I strongly feel the necessity to nullify sight. Arriving to a condition where the photographic image literally becomes a mirror of the observer’s gaze.”

Donated by Carlo Traglio. Ink-jet print on canvas, 2009, 500 x 850 cm. Ed. 1/3.

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Born in 1952 in Milan. He lives and works between Milan and New York.

After studying philosophy and psychology, Silvio Wolf graduated in photography and visual arts from the London College of Printing. Since the 1980s, the artist has focused on photography as a tool to explore the laws, languages and two-dimensional nature of the image, to the point of involving the architectural space and the specificity of the places in which he works, creating multimedia projects, videos and sound installations. His artistic research aims to explore the abstract and the photographic limits between the visible and the invisible, preferring liminal and transitional zones, as if to highlight a visionary threshold between different states of perception. “Mine are timeless images of eternal places,” says Wolf, whose work seems to remain detached from the ‘here and now’ that underlies the narrative dimension of the photographic medium. But the key fact remains that his images are always referable to concrete experiences: their only apparent abstraction is an effect given by the elimination of particular anecdotes that could prevent the encounter with an almost spiritual dimension.