Tullio Pericoli

Sedendo e mirando

“I miei paesaggi hanno un accento marchigiano, ma non è stata una scelta. Ho avuto negli occhi e nella mente quel paesaggio perché ci sono nato, perché è la prima cosa che si percepisce quando siamo ancora nel ventre materno, con le luci e i rumori. Appena apriamo gli occhi al mondo vediamo la luce del volto di nostra madre e quella del paesaggio che ci circonda. Un grande insieme di suoni, visioni, odori e sapori che si mantengono nella memoria”.

Dono dell’artista.
Olio su tela, 2008, cm 180 x 90.

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Nato nel 1936 a Colli del Tronto (AP), vive e lavora a Milano.

Pittore e disegnatore, Tullio Pericoli si iscrive per volere del padre alla Facoltà di giurisprudenza di Urbino, ma a pochi esami dalla laurea interrompe gli studi per paura di una carriera che non sente sua. Nel 1961 si trasferisce a Milano dove dopo alcuni anni inizia a collaborare con numerosi giornali e riviste quali il Corriere della Sera e il settimanale L’Espresso (entrambi dal 1974), e La Repubblica (dal 1984). I suoi disegni e ritratti per i giornali sono l’attività per la quale è diventato noto, ma per tutto l’arco del suo percorso l’artista non ha mai smesso di raffigurare il paesaggio, perseguendo una maniera più astratta agli inizi (identificabile nelle stratificazioni del ciclo delle “geologie” e degli orizzonti immaginari ad acquerelli, chine e matite su carta), e uno stile molto più fisico negli ultimi tempi (tramite l’esplorazione di nuove morfologie paesaggistiche e dettagli della natura). I due soggetti, da intendersi come argomenti di indagine del medesimo percorso di ricerca, sono aspetti che permettono all’artista di applicare continui rinnovamenti dell’esperienza pittorica. Nel 1995 Pericoli si avvicina anche al teatro, per cui disegna scene e costumi per diversi spettacoli.

Tullio Pericoli

Sedendo e mirando

“My landscapes have a Marchigiano accent, but it wasn’t a choice. I had that scenery in my eyes and mind because I was born there, because it’s the first thing one can feel when we’re still in the maternal womb, with the lights and noises. As soon as we open our eyes to the world, we see the light of our mother’s face and the surrounding landscape. A great set of sounds, visions, smells and tastes that are preserved in the memory.”

Donated by the artist. Oil on canvas, 2008, 90 x 180 cm.

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Born in 1936 in Colli del Tronto (AP), he lives and works in Milan.

A painter and drawer, Tullio Pericoli enrolled at the Faculty of Law in Urbino at his father’s request, but shortly before graduation he interrupted his studies for fear of embarking on a career that he did not feel to be his own. In 1961 he moved to Milan, where after a few years he began to collaborate with numerous newspapers and magazines such as the Corriere della Sera and the weekly L’Espresso (both in 1974), and later La Repubblica (in 1984). His drawings and portraits for newspapers are the activity for which he became known, but throughout his career the artist has never stopped depicting the landscape, initially pursuing a more abstract path (identifiable in the stratifications of the cycle of ‘geologies’ and imaginary horizons with watercolours, ink and pencils on paper), and a much more physical style in recent times (through the exploration of new landscape morphologies and details of nature). The two subjects, to be viewed as topics of investigation following the same research path, are aspects that allow the artist to undertake continuous renewals of the pictorial experience. In 1995 Pericoli also approached the world of theatre, for which he has since designed scenes and costumes for various shows.