Loredana Longo

Justice will be done

“Il mio essere visionario è legato alla mia attualità, trasformo immagini del reale in un mio mondo parallelo, in cui io sono quasi una figura dalle possibilità extraumane, ma non esercito magie, bensì solo azioni di forza, che cancellano la stessa azione devastatrice restituendo una materia nuova. La materia di cui siam fatti noi, quella che subisce la vita e porta i segni dei passaggi quotidiani”.

Dono dell’artista.
Bruciatura su tappeto, 2012, cm 274 x 186.

Riprendi la navigazione

Nata nel 1967 a Catania, dove vive e lavora.

Diplomata in pittura all’Accademia di Belle Arti di Catania, Loredana Longo ricerca da sempre quella che lei stessa definisce “un’estetica della distruzione”, intesa come metafora della vita stessa e delle fenditure che affliggono la nostra società. Proprio la dissoluzione che avviene con il passare del tempo è parte intrinseca e fondamentale delle sue opere, che comprendono fotografia e installazioni site-specific che prevedono anche l’utilizzo di cemento, vetro, marmo, argilla e recentemente ceramica. Partendo da temi di attualità e politica, la ricerca della Longo presuppone una nota di cambiamento che trova nella distruzione la trasformazione repentina in qualcosa di nuovo, pronto a configurarsi all’interno di un ciclo continuo. Che siano piatti esplosi, tubi di argilla deformati, interventi che riguardano lo spazio domestico e le tensioni familiari o tappeti persiani dove frasi iconiche, citazioni occidentali e slogan populisti sono incisi con una controllata fiamma di fuoco, le opere dell’artista siciliana si contraddistinguono per la straordinaria forza comunicativa in grado di toccare argomenti delicati come le esplosioni in Medio Oriente e le dittature.