Flavio Favelli

Loro

“Voglio sempre riproporre un ambiente mentale, quello che sento alcune volte. ‘Seduzione e straniamento’ sono insieme le due condizioni che amo ritrovare nell’arte e riproporre nella mia arte. E tutto ciò lo ritrovo anche nei miei ricordi, nelle mie immagini, che cerco in seguito di elaborare e trasformare in oggetti e ambienti”.

Dono di Carlo Traglio.
Legno, plastica e ceramica, 2006, cm 510 x 99 x 130.

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Nato a Firenze nel 1967, vive e lavora a Savigno, in provincia di Bologna.

Dopo gli studi in storia orientale presso l’Università di Bologna terminati nel 1993, Flavio Favelli intraprende una ricerca artistica orientata ad amplificare le caratteristiche funzionali e il valore d’uso e di decoro di vecchi oggetti d’arredo (come lampadari, specchi, armadi, cornici, vasi e vassoi) o di utilizzo quotidiano (come bottiglie di Coca Cola o Fanta). Caratterizzate da una forte componente autobiografica, le sue opere si formalizzano in sculture, installazioni, interventi in spazi pubblici e collage in cui l’assemblaggio di vari materiali di recupero e di oggetti di diversa provenienza genera una sovrapposizione di senso intrisa di storie e ricordi profondamente evocativi. Questa operazione di convivenza non avviene però tramite uno snaturamento dell’oggetto stesso, quanto piuttosto attraverso un’amplificazione delle suo essere “icona” oscillante tra continui rimandi culturali, e memorie collettive e personali. Il recupero visivo e la “ricostruzione tangibile” degli elementi del proprio passato e di quello dell’ambiente in cui è cresciuto, è infatti la testimonianza diretta dell’inestimabile potere evocativo e sentimentale che l’artista ripone nelle cose che ci circondano.