Claudia Losi

Processo Formale Vivente

“Credo che ogni artista debba essere libero di creare il proprio mondo usando le ‘parole’ che ritiene opportune. Queste parole compongono un’unica narrazione, che può interrompersi, riprendere, dividersi in parti anche molto diverse tra loro (scarti improvvisi, negazioni di un prima che non ci convince), ma alla fine si compone in una sola articolata struttura, più o meno lineare. A volte schizofrenica. Ma la riconoscibilità credo stia nelle linee profonde che legano questi vari punti. Chi ha voglia di cercarle, le può trovare”.

Dono dell’artista e di Monica De Cardenas. Ricami di seta su abiti di cotone, imbottiture, 2007, cm 133 x 270 ciascuno. Prodotto da Sharjah Biennal 8.

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Nata nel 1971 a Piacenza, dove vive e lavora.

Claudia Losi utilizza una varietà di mezzi espressivi che abbracciano installazioni, sculture, video e lavori su tessuto e carta. Dopo gli studi all’Accademia di Belle Arti e presso la Facoltà di lingue e letterature straniere di Bologna, l’artista piacentina focalizza la sua ricerca sulle relazioni tra uomo e natura, e sull’esplorazione come esperienza di conoscenza, interessandosi da subito a progetti pluridisciplinari che intrecciano scienze naturali, etnologia, geologia, cartografia, poesia e letteratura. Fondamentale nella sua opera è l’azione del ricamo, strumento prediletto e poetico che richiede manualità e precisione. Tra le opere più celebri nei primi anni Novanta, ci sono una serie di lavori di arte partecipata basati sulla volontà di coinvolgere un gruppo di persone a eseguire dei ricami. La maggior parte dei progetti ideati dall’artista nascono anche dall’incontro con un luogo che lentamente prende la forma di un’opera.