Nato a Castel S. Pietro Terme (Bologna) nel 1966. Vive a Bologna.
La pittura di Moreschini è certosina e meditata, svolta nei tempi lunghi richiesti dalla meticolosità con cui viene eseguita su superfici inaspettate. Egli amministra con sicurezza quello che si può considerare un passaggio epocale dei nostri tempi dall’hard al soft. In Pneuma l’artista crea una leggera, garbata, subdola insinuazione di un contropotere, volto a riscattare quelle rudi sembianze, a irrorarle di un sottile esprit de finesse onde riscattare il loro troppo conformista cedere a un esprit de géométrie, ovvero a un totale e nudo funzionalismo (Renato Barilli). A partire dagli ’90 dopo la Laurea D.A.M.S. (Facoltà di Lettere e Filosofia all’Università degli Studi di Bologna) l’artista ottiene inviti per esposizioni in Italia e all’estero, presentando opere dove la superficie dipinta si traduce in texture (Pattern Painting), ed evidenziando la perdita del canone estetico occidentale nel mondo globale. Alla base della sua ricerca artistica c’è la considerazione che la società contemporanea si caratterizza sempre più per una generale estetizzazione della vita quotidiana, a svantaggio della precedente preoccupazione di eticizzazione della vita sociale.