Bertozzi & Casoni

Barile

“Ci muoviamo nel grande solco della tradizione dell’arte: il tema delle vanitas appartiene a questa grande tradizione. Abbiamo cercato di rinnovarla portando al suo interno le contemplazioni del nostro presente.
L’idea della transitorietà è forse il tema portante dell’arte in tutti i secoli. Disastro e bellezza è quello che cerchiamo di mettere in scena”.

Dono degli artisti. Terraglia e semirefrattario, 2006, cm 55 x 85

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Foto di Barile di Bertozzi & Casoni Part

Società fondata a Imola nel 1980 da Giampaolo Bertozzi (Borgo da Tossignano – BO, 1957) e da Stefano Dal Monte Casoni (Lugo di Romagna – RA, 1961).

Dopo una prima formazione all’Istituto Statale d’Arte per la Ceramica di Faenza, e in seguito l’Accademia di Belle Arti di Bologna, la vocazione di Giampaolo Bertozzi e Stefano Dal Monte Casoni si direziona sin dagli esordi verso la sperimentazione in campo scultoreo, trovando nella ceramica la possibilità di una nuova interpretazione della scultura dipinta. Tra il 1985 e il 1989 collaborano come ricercatori con la Cooperativa Ceramica di Imola, stringono interessi con il mondo del design (si legano in particolare allo spazio Dilmos a Milano), e iniziano a realizzare opere per artisti già affermati come Ugo La Pietra, Alessandro Mendini, Jan Knap e Arman. Perfezionismo esecutivo e distaccata ironia caratterizzano le loro prime produzioni in sottile ceramica maiolica policroma, nelle quali è già evidente un virtuosismo pittorico/decorativo che, tra surrealismo della composizione e iperrealismo formale, si fa metafora del trash generalizzato della società contemporanea, e nello specifico di certi suoi modelli artistici. Nel 1997 abbandonano l’uso della maiolica, per dedicarsi alla sperimentazione di materiali ceramici di derivazione industriale che permette alle loro opere di conquistare un livello superiore di presenza fisica e una resa il più possibile oggettiva dei loro soggetti.